La tua formazione ha preso il via a Bologna, in una grande scuola internistica ad indirizzo gastroenterologico (Proff. Labò, Barbara e Miglioli); ora ti occupi di endoscopia interventistica a Padova, in un altrettanto prestigioso centro oncologico dove lavori gomito a gomito con chirurghi toracici di primissimo livello.
Ci spieghi come si è sviluppato negli anni questo percorso?
Dopo la specialità in medicina Interna e gli anni di frequenza nell’unità di endoscopia ed ecoendoscopia del Prof. Giancarlo Caletti ho sentito “nostalgia di casa” e sono tornato in Veneto. Scherzo.
La realtà è che come sempre gli sbocchi per una futura carriera erano difficili ed ho avuto l’occasione di andare a lavorare presso la Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Feltre dove da poco avevano acquisito tutta la strumentazione ecoendoscopica.
Il numero degli esami eseguiti continuava ad aumentare e spesso eseguivo stadiazioni di neoplasie esofagee per la allora Clinica Chirurgica III di Padova diretta dal Prof Ermanno Ancona, notissimo chirurgo toracico e direttore del Centro Regionale per le malattie dell’esofago.
Dopo circa un anno di lavoro con il Dr. De Boni (ed Angelo Bellumat e Manuela De Bona) che tanto mi hanno insegnato sono quindi stato chiamato dal Prof. Ancona a Padova. Sono ancora lì.