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07
Dicembre
2013

Intervista al Prof. Giancarlo Caletti

Thomas Togliani intervista Giancarlo Caletti

 Intervista al Prof. Giancarlo Caletti

Sono contento di far conoscere meglio il pensiero del fondatore dell'IEC, nonché mio maestro di ecoendoscopia.
Lei è stato un pioniere dell'ERCP e dell'EUS, ed ha ottenuto molti successi personali.
Come si è trovato nel posto giusto al momento giusto?
Che sacrifici ha dovuto fare per realizzare i suoi progetti?

Mi sono laureato nel luglio 1971 e il programma di mio padre che era primario di dermatologia a Venezia, molto protettivo verso i figli (come tutti peraltro) era che io andassi all’università di Siena a fare il ginecologo presso un suo caro amico.
Non mi trovai bene e dopo tre mesi tornai indietro, dimettendomi da un posto di ruolo di assistente universitario per tornare disoccupato. Credo che questa decisione abbia preparato il cuore di mio padre al primo dei vari infarti che subì negli anni successivi. Però sentivo dentro di me la necessità di fare un lavoro che mi entusiasmasse veramente. Perciò tornai a frequentare da medico interno la Clinica del Prof. Labò che si occupava di Gastroenterologia, materia che mi aveva affascinato durante il corso di laurea. All’inizio fu dura in quanto la competizione era terribile e come ultimo arrivato fui incaricato di eseguire il dosaggio dei grassi fecali, frullando le feci dei pazienti. Poi la fortuna mi venne incontro e il Prof. Labò mi scelse per andare a Parigi per imparare l’ERCP dal Dr. Claude Liguory che era un mostro di bravura. La scelta su di me fu casuale in quanto, unico dei suoi giovani medici, andai a sentire una conferenza del Professore a Verona sulle pancretiti croniche; infatti a fine novembre e di domenica nessun’altro si era sacrificato per questa trasferta. Labò, uomo dalle grandi intuizioni, vide lì le prime Wirsungrafie presentate dal bravissimo e geniale Domenico Oselladore, prematuramente scomparso, e decise in un baleno che dovevano essere eseguite al più presto anche a Bologna. Così iniziai il periodo ERCP.

All’inizio degli anni 80 passai dall’ERCP all’EUS per caso e per necessità. Nel 1979, dopo più di 1000 ERCP diagnostiche e quasi 200 ERCP operative senza problemi particolari, ebbi la prima grave complicanza: una pancreatite acuta. Le leggi della statistica non mi avevano graziato! Purtroppo la complicanza fu gestita male sia nel nostro reparto che dai chirurghi, soprattutto per inesperienza a questi particolari eventi ed il paziente morì 4 mesi dopo per complicanze settiche (la pancreatite era guarita). I parenti denunciarono tutti e andammo incontro ad un processo che durò ben 5 anni, ma fui assolto con formula piena. Furono anni durissimi in quanto il Prof. Labò era il tipico barone che voleva solo risultati di successo ma rifiutava i problemi. Fu così che mi ordinò di smettere ogni attività di ERCP e mi assegnò agli ambulatori.
Agli inizi del 1982 l’Olympus, con cui collaboravo da anni per lo sviluppo degli strumenti per ERCP, mi propose di provare un prototipo che era stato testato brevemente da illustri endoscopisti europei, ma era stato considerato un inutile perditempo. Fu così che mi dedicai anima e corpo alla mia rinascita culturale studiando e sviluppando le possibili applicazioni cliniche dell’ecoendoscopia.

La morale di questo lungo e forse per voi tedioso discorso è la seguente:
a) scegliere un lavoro che ti entusiasmi anche se è la scelta più difficile. Non fare mai la scelta più facile e redditizia nell’immediato.
b) mai abbattersi nelle avversità.
C) essere pronti a cogliere l’occasione vincente che prima o poi si presenta sempre.

 

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Autore Dott. Thomas Togliani Categoria: Interviste

Informazioni Autore

Dott. Thomas Togliani

Dott. Thomas Togliani

Thomas Togliani, MD
Unità Operativa di Endoscopia Digestiva
Azienda Ospedaliera Carlo Poma
Mantova, Italy

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